di Cebon Taulir
Franco Marini, titolare del Ristorante Là di Moret, di Udine, è stato chiamato a far parte del consiglio nazionale dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo, alla guida della quale è stato eletto Cesare Carbone, 43 anni, del Ristorante Manuelina di Recco, in provincia di Genova. Con lui, per i prossimi tre anni, ci saranno nel direttivo anche Vincenzo Barbieri del Ristorante Barbieri di Altomonte (Cosenza), Carlo Bianconi del Ristorante Granaro del Monte di Norcia (Perugia), Giorgio Borin del Ristorante La Montanella di Arquà Petrarca (Padova), Sergio Carboni della Locanda Degli Artisti di Cappella de’ Picenardi (Cremona), Domenico De Gregorio del Ristorante Lo Stuzzichino di Sant’Agata sui Due Golfi (Napoli), Genuino Del Duca del Ristorante Enoteca Del Duca di Volterra (Pisa) e Massimiliano Masuelli della Trattoria Masuelli San Marco di Milano. Per la prima volta nella sua storia, il Buon Ricordo ha alla vicepresidenza una donna, Giovanna Guidetti dell’Osteria La Fefa di Finale Emilia (Modena). Come segretario generale operativo è stato scelto dal presidente Luciano Spigaroli del Ristorante Al Cavallino Bianco di Polesine Zibello (Parma).
Franco Marini rappresenta altri dieci “templi” della gastronomia del Friuli Venezia Giulia: Trattoria Da Toni di Gradiscutta, Lokanda Devetak di Savogna d’Isonzo, Hotel ristorante Carnia di Venzone, Trattoria Da Nando di Mortegliano, Ristorante osteria La Pergola di San Daniele, Trattoria Alla Luna di Gorizia, Hotel ristorante Al Lido di Muggia, Locanda Al Castello di Cividale, Ristorante Al Sole di Forni Avoltri, Storico ristorante Al Ponte di Gradisca d’Isonzo.
“Siamo consapevoli – afferma Cesare Carbone – dell’importanza dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo per la gastronomia italiana: è stata la prima associazione fra ristoratori nata in Italia, nel lontano 1964, e ha fatto veramente la storia della nostra ristorazione di qualità, difendendo e valorizzando – quando non era assolutamente di moda e non si aveva la consapevolezza del loro grande valore gastronomico e culturale – le peculiarità delle tante e diverse cucine della penisola, che rischiavano di diventare marginali, se non addirittura a volte scomparire. Siamo però anche consci – prosegue il neo presidente – che il mondo della ristorazione in questi anni è radicalmente cambiato, e sta cambiando significativamente anche ora: stiamo perciò già lavorando attorno a nuovi spunti che ci permettano di intercettare tendenze e richieste del mercato, per continuare ad essere interpreti della migliore cucina di qualità e dell’accoglienza Made in Italy e dare al Buon Ricordo una veste contemporanea. Il tutto, rinsaldando sempre di più quel forte legame di amicizia che ci lega: siamo un gruppo di amici che lavorano insieme, con filosofia e obiettivi comuni.”
Fra i primi progetti, la presenza ad eventi, importanti partnership e il rilancio dell’associazione all’estero, proprio per valorizzare il meglio della più autentica e rigorosa cucina italiana oltre confine.
Ben 54 anni di vita, un centinaio di insegne, di cui una decina fuori dall’Italia: dal 1964 l’Unione salvaguarda e valorizza le tante tradizioni e culture gastronomiche del nostro Paese, accomunando sotto l’egida della cucina del territorio (a quei tempi scarsamente considerata) ristoranti e trattorie di campagna e di città, dal Nord al Sud. In quel lontano anno, Buon Ricordo fu la prima associazione selettiva di imprenditori della ristorazione e ancor oggi è la più nota tra i consumatori. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un “trait d’union”, è da sempre il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare, su cui è effigiata la specialità del locale, che viene donato agli ospiti a ricordo, appunto, di una piacevole esperienza gastronomica.
Nel loro insieme, ristoranti e trattorie associati rappresentano, con la varietà straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana. E tra queste un posto di rilievo spetta proprio al ristorante Là di Moret, alle porte nord di Udine, gestito dalla famiglia Marini e che ora ha nel figlio Edoardo il continuatore dell’attività portata avanti brillantemente dai genitori Margherita e Franco.